Dopo il racconto /testimonianza di alcuni formatori della diocesi di Padova pubblichiamo la condivisione che la diocesi di Rossano/Cariati ci offre. Per chi legge può diventare un invito a trovare e vivere momenti di formazione.
Trovare e provare nuovi stili di annuncio è ciò che ha portato la Diocesi di Rossano Cariati alla scuola
nazionale di Siusi. Che dire di questa esperienza formativa? Difficile criticare quello che è perfetto e
aggiungere qualcosa a una formazione ricchissima ed emozionante. Sono stati anni intensi vissuti nella
splendida cornice di montagne incantate da togliere il respiro. E’ stata una formazione arricchente, oserei
dire, destrutturante fatta di momenti di approfondimento, confronto, relazioni, ricerca, di laboratori, di
tante storie profumate, profumo di sfide, ma anche tanta condivisione. Bellissimo il metodo di questa
Scuola, lo stile laboratoriale, diventato, ormai, nella nostra Diocesi uno stile di annuncio, che mette al
centro la vita di ogni partecipante considerata, essa stessa, luogo formativo e luogo teologico. Per noi di
Rossano-Cariati è stato, e continua ancora ad esserlo, un viaggio in compagnia di accompagnatori e di
persone splendide che ci ha dischiuso nuovi orizzonti, nuove opportunità, nuove possibilità. A Siusi
abbiamo trovato gli strumenti, lo stile e la libertà di cuore per portare con più gioia e consapevolezza
l’annuncio gioioso e dirompente di Gesù Cristo nelle nostre realtà quotidiane e alle persone che
incrociamo. Inoltre è stato poter condividere, questo cammino con persone di altre diocesi, sperimentando
come nel dialogo fraterno e nel lavoro di gruppo, ciascuno di noi, nella diversità porta dentro di sé in
modo creativo e personale il dono del carisma come una grazia che ci aiuta a crescere nella consapevolezza
di essere chiamati da Dio a far parte di una Chiesa che genera continuamente i suoi figli. Per me che scrivo,
posso dire che ero andata a Siusi con il desiderio di fare un’esperienza, cercavo d’imparare qualcosa da
fare, mentre l’opportunità grande che mi ha donato è stata quella di “lasciarmi fare”. Si, “lasciarmi fare”,
Siusi è anche questo: Aiuta a riflettere sui nostri limiti, sulle nostre fragilità ma a vederle come qualcosa che
può diventare opportunità, novità, vedere oltre. Personalmente questo “lasciarmi fare” mi ha cambiato
prospettiva formativa, disposizione personale verso il mio impegno, relazioni più centrate sulla “relazione”
che sul compito